Quanto influisce l’alimentazione sulla produttività?
“Siamo quel che mangiamo”, disse qualcuno, “le nostre abitudini modellano il nostro futuro” fece eco qualcun altro. Le abitudini alimentari influenzano le capacità produttive molto più di quanto si pensa. Ecco perché dovresti occuparti di cosa mangiano i tuoi dipendenti.
Il Rapporto dell’Ufficio Internazionale del Lavoro del 2005 ci conferma che una cattiva alimentazione incide sulla produttività, riducendola di almeno il 20%.
Ma in che modo un’alimentazione scorretta va ad incidere sulla produttività?
Per rispondere a questa domanda, facciamo prima un passo indietro: il nostro corpo trae nutrimento dai cibi che ingeriamo, nutrimento che viene troppo spesso confuso con il semplice senso di sazietà o la gola.
Il complesso sistema che è il nostro corpo necessita di diversi nutrienti per svolgere al meglio le sue funzioni, per mantenerci attivi e reattivi, per far lavorare correttamente i nostri organi. Come un’automobile nella quale viene messo il carburante sbagliato, così il nostro organismo non funziona al meglio se non gli forniamo il giusto tipo di alimentazione.
Considerando che passiamo, mediamente, almeno 36/40 ore alla settimana al lavoro è facile intuire come i “malfunzionamenti” del nostro organismo dovuti a una scorretta alimentazione ricadano inevitabilmente sulla qualità del nostro lavoro.
Il rischio alimentare può incidere sulla capacità funzionale e lavorativa della persona, ma spesso questo aspetto viene sottovalutato o non considerato affatto.
Una delle più frequenti e gravi conseguenze della scorretta alimentazione è la condizione di sovrappeso o obesità che ha ripercussioni negative anche sull’attività lavorativa andando ad influire sia sullo svolgimento del lavoro sia sulla probabilità di accadimento di infortuni.